SPORT, SALUTE E TERZA ETÀ
di VANNI PELUSO CASSESE
Ho ricevuto invito a tenere una relazione su questo tema al Convegno ‘GET FIT’ che si terrà sabato 22 a Margherita di Savoia. Il meeting ha compito di focalizzare quegli aspetti che si rendono necessari a una divulgazione più capillare della pratica d’attività motoria tra gli OVER 50, ma anche a indicare le linee guida metodologiche. Il progetto ha un respiro europeo poiché vede impegnate nella sua realizzazione, oltre l’Italia, anche Slovenia, Francia, Portogallo e Turchia. Ed allora vorrei partecipare a Voi Lettori una mia riflessione sull’argomento. Certamente negli ultimi anni è aumentato in maniera ragguardevole l’interesse degli over 50 per il FITNESS. Ma questo trend ha bisogno d’essere accompagnato dai risultati di adeguati studi provenienti da confronti multiculturali in grado di proporre modelli esecutivi che siano rispettosi delle esigenze e delle qualità umane. M’ispira, nel proporre una linea metodologica da adottare, l’elementare osservazione che l’inarrestabile incedere degli anni porta a un evidente graduale rallentamento delle performance motorie. Ma ben sappiamo che, negli over, gli schemi motori persistono nelle aree cerebrali e che la responsabilità delle non più corrette risposte motorie è da attribuirsi unicamente alla perduta integrità delle strutture neuro-muscolari. In altre parole nell’intraprendere un compito motorio, il cervello raffigura perfettamente l’azione da voler compiere, è, invece, il corpo che non riesce ad eseguirla come vorremmo. Ed allora…ESERCIZIO FISICO, questa la terapia convenuta. Un esercizio che, però, non può essere inteso quale esclusiva routine di movimenti condotti in forma individuale. Per quanto mi riguarda, non prospetto una vecchiaia nella quale riuscire a conquistare il record degli anni vissuti, bensì una terza età nella quale…vivere quanto meglio possibile gli anni assegnatimi. Infatti, il condurre banali e ripetitive esercitazioni sotto forma, appunto, di freddi esercizi, da eseguirsi senza o con i diversi attrezzi che periodicamente vengono immessi sul mercato del fitness, può sicuramente essere d’aiuto alle funzioni della vita fisica. Tuttavia, la vita dell’uomo è sorretta dalle emozioni. Senza di queste l’esistenza è condotta in maniera poco più che vegetativa. Ecco che allora, ad offrire emozioni, può concorrere una forma d’attività motoria più compiuta qual è il gioco. Il gioco è emozione! E l’emozione è vita. I freddi esercizi che tanti over conducono in limitativi locali chiamati palestre non regalano certo emozione, producono movimento e qualche sensazione, questo sì. Bisogna proprio che agli over siano proposte attività ludiche e adeguati giochi sportivi.